Suolo e clima
Il suolo
La Tenuta Adolfo Spada si sviluppa su uno dei versanti medio-bassi (nord - ovest) del Roccamonfina, vulcano spento - con altitudini tra 30 e 1000 m slm e una superficie di 265 kmq – che rientra nel grande sistema dei rilievi vulcanici della Campania che include anche l’Epomeo di Ischia, l’area dei Campi Flegrei e il Vesuvio. Posti in collina a circa 300 m slm, i suoli dell’azienda ricadono in banchi di rocce costituite principalmente di cenere vulcanica con presenza di tufi, pomici, sabbie e ceneri. La significativa presenza, nella composizione geologica, di resti vegetali, oltre ad agire sulla struttura dei suoli, li rende molto fertili incidendo positivamente sia sul tenore di sostanza organica in essi presente che sugli altri parametri fisico–chimici.
Indagini effettuate nel corso degli anni, hanno messo in evidenza una particolarità significativa: gran parte dei terreni costituenti il grande vigneto della Tenuta Adolfo Spada, presentano, a profondità variabili tra i 5 e i 12 metri, un notevole strato di basalto che arriva a misurare anche fino 20 metri. Il basalto è una roccia di origine vulcanica (di colore scuro o nero) che si crea dalla rapida solidificazione del magma a contatto dell'aria o dell'acqua. Esso è costituito per circa il 50% di silice, ossidi di ferro e di calcio, e da un’alta percentuale di ossidi di potassio, un elemento che esercita una diretta influenza sulla fisiologia e sul metabolismo della vite.
Ricerche agronomiche dimostrano infatti che il potassio favorisce lo sviluppo delle radici, accresce la resistenza delle piante nei confronti delle gelate, della siccità e degli attacchi parassitari. A livello gusto-olfattivo, poi, nei vini, contribuisce a determinare una netta e gradevole sensazione di mineralità in quanto, oltre a essere un elemento fondamentale nei processi di maturazione del grappolo, di salificazione degli acidi organici, agisce nella formazione degli aromi, profumi e sapidità.
Il vigneto di Galluccio, con i suoi 25 ettari, è a corpo unico e suddiviso in 13 appezzamenti caratterizzati da terreni a tessitura per lo più franco limosa, con l’eccezione dell’area che è sempre stata chiamata, dalle persone del posto, “Camporosso”. Si tratta di 4 appezzamenti (circa 3,5 ettari complessivi) che presentano terreni di natura prevalentemente franco sabbiosa. Da essi provengono i vini “selezione” con Piedirosso e Falanghina dell’azienda: Gladius e Fiorflòres.
Il clima
Le particolari condizioni climatiche delle quali gode l’area del complesso vulcanico del Roccamonfina, nella quale è inserita la Tenuta Adolfo Spada, contribuiscono in maniera determinante alla sua vocazione viticola. Il clima, infatti, è generalmente mite, con inverni non troppo freddi ed estati moderatamente calde. Le temperature medie si attestano sui 10°C in inverno e sui 28° C in estate. Nei mesi più rigidi (gennaio e febbraio) di rado la temperatura scende fino a zero gradi, registrando nevicate alle quote più alte. Le piogge sono piuttosto regolari e si concentrano nel periodo autunno-inverno (mediamente 150 millimetri al mese tra novembre e gennaio) divenendo scarse in primavera (mediamente 50 millimetri la mese) e quasi del tutto assenti nei mesi di luglio e agosto.
Sul falso piano sul quale si sviluppa la Tenuta, soffiano costantemente venti di significativa intensità. Il vento freddo e secco che spira con direzione nord-est durante l’autunno e l’inverno, in estate, viene sostituito dal ponente marino proveniente dal vicino mar Tirreno, che dista solo pochi km in linea d’aria. Negli anni, le siepi naturali di acacia e gli alberi da frutto che delimitano i diversi appezzamenti si sono rivelati, infatti, di grande utilità nell’attenuare le, talvolta davvero forti, raffiche di vento che caratterizzano l’area. Il vento costante, insieme alle importanti escursioni termiche giorno-notte (fino a 15° C) favoriscono una ottimale maturazione delle uve che sono generalmente raccolte nel corso del mese di ottobre.
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